PRESENTAZIONE
L’associazione Amici di CEARPES Ets opera dall’anno 1986, nell’ambito
dell’accoglienza dei minori a rischio di devianza e/o tossicodipendenza, progettando ed attuando interventi educativi, con finalità di recupero dello svantaggio socio-culturale, ed interventi terapeutici, con finalità riabilitative a livello psicologico e sociale. Gli utenti provengono da tutta l’Italia e dai Paesi Extracomunitari e sono affidati alla struttura solitamente dai Tribunali per i Minori delle varie Regioni d’Italia, dai Servizi Sociali del Comune di residenza e/o dal Servizio di Neuropsichiatria del territorio (ASL), e/o dal Ministero di Grazia e Giustizia.
L’associazione Amici di CEARPES Ets dal 1993 lavora con gli adulti tossicomani e successivamente con utenti in doppia diagnosi.
Di seguito viene offerta una presentazione sintetica dei Centri gestiti dall’associazione Amici di CEARPES Ets , in ordine cronologico di fondazione.
Nell’anno 1990 L’associazione Amici di CEARPES Ets ha progettato e realizzato la struttura residenziale “Koinè”, inizialmente nata come Comunità socio-educativa ed evolutasi nel corso del tempo anche in senso terapeutic-riabilitativo, sia dal punto di vista delle figure professionali utilizzate, che dal punto di vista dell’utenza.
Essa attualmente è finalizzata all’accoglienza di minori di sesso maschile:
• esposti a rischio di devianza per difficoltà di ordine familiare, psicologico, materiale e socio-culturale in genere;
● con problematiche psichiatriche;
● sottoposti a procedimenti penali.
La comunità Koinè, in relazione alle diverse problematiche e caratteristiche degli utenti, struttura progetti sia di tipo socio-educativo che terapeutico-riabilitativo.
Ubicata in Via Verdi n° 18, località Sambuceto di San Giovanni Teatino (CH), essa si suddivide in gruppi-appartamento, assortiti in relazione alle abilità sociali, alle problematiche comportamentali, alla personalità ed al grado di autonomia degli ospiti.
Nel 1998 L’associazione Amici di CEARPES Ets ha progettato e realizzato la Comunità terapeutico-riabilitativa “Nostos” a carattere residenziale, attualmente finalizzata all’accoglienza di minori di entrambi i sessi, affetti da disordini psichici di diverso tipo (disturbi della sfera psicotica, di personalità, della condotta, ritardo mentale, disturbi pervasivi dello sviluppo ecc.) e che, per vari motivi, non possono fruire di una sufficiente assistenza in famiglia o per i quali sia indicata una temporanea separazione dal nucleo familiare. La Comunità suddivide gli utenti in gruppi-appartamento, in base al sesso ed al diverso grado di autonomia e di socializzazione raggiunto.
Tutte le unità del Nostos sono caratterizzate da un alto grado di protezione: in particolare, un’unità ospita minori che presentano scarsissime/assenti autonomie di base e massimi bisogni assistenziali, e/o minori che, pur non avendo una severa compromissione delle autonomie di base, mostrano gravi disturbi comportamentali ed un elevato bisogno di contenimento ambientale (questi ultimi possono transitarvi temporaneamente, accedendo alle altre unità o ad altre comunità, se presentano col tempo miglioramenti sintomatologici).
Nel 2000 L’associazione Amici di CEARPES Ets ha progettato e realizzato le Comunità terapeutico-riabilitative per doppia diagnosi “Il Mandorlo” ed “Itaca”, predisposte ad accogliere pazienti tossicomani, con patologie psichiatriche correlate e con una storia di cronicità.
La comunità “Il Mandorlo” è nata dalla trasformazione - dettata da esigenze di adeguamento alla domanda esterna e da riflessioni dell’équipe comunitaria - della precedente ed omonima comunità per soggetti tossicomanici, fondata nel 1993; essa accoglie, attualmente, utenti in doppia diagnosi.
La comunità “Itaca” rappresenta la fase conclusiva del percorso comunitario iniziato nel “Mandorlo” ed è caratterizzata da attività finalizzate alla responsabilizzazione, all’incremento delle autonomie, al progressivo distacco dall’ambiente comunitario ed al reinserimento nel tessuto sociale.
Nel 2003 L’associazione Amici di CEARPES Ets ha progettato e realizzato la Comunità socio-educativa e di servizio alla persona con prevallenza sanitaria, predisposta ad accogliere soggetti in età evolutiva e giovani (età max 21 anni), di sesso maschile, che presentino vari tipi di patologia psichica (soprattutto disturbi psicologici, disturbi della condotta), e comportamenti a rischio di devianza e/o tossicomania, includendo sia i ragazzi che hanno in corso una misura penale, sia i ragazzi in affidamento a rischio di devianza sociale.
La Comunità, per caratteristiche dell’utenza, è predisposta a svolgere una funzione contenitiva importante, sia da un punto di vista logistico-organizzativo che terapeutico.
In generale, tutte le comunità si propongono per i loro utenti, sia come un luogo casa, in cui l’ospite trova accoglienza, protezione e contenimento, sia come un luogo di apprendimento, che consente ad essi di sperimentare nuove opportunità di crescita dal punto di vista cognitivo ed affettivo, nonché di acquisire le autonomie di base carenti (nel caso in cui sia previsto un programma psicologico riabilitativo). Inoltre permettono agli utenti di incrementare le proprie capacità relazionali, tramite il graduale coinvolgimento in una serie di attività comuni ed attraverso gli scambi con il gruppo degli operatori, nonché di sviluppare una maggiore responsabilizzazione personale, attraverso la progressiva assunzione di compiti ed impegni (tranne che per gli ospiti più gravemente compromessi e comunque compatibilmente con le possibilità di ognuno).
Non esistono criteri rigidi, a priori, circa la selezione dei casi da prendere in carico: la scelta viene effettuata di volta in volta, tramite valutazioni basate sulle problematiche della persona, sull’analisi delle motivazioni alla base della richiesta e sull’ipotesi delle capacità di integrazione del futuro ospite all’interno del gruppo di vita comunitario (si confronti per maggiori informazioni il paragrafo sulle “modalità di ammissione”).
Per i minori, l’assegnazione ad un determinato gruppo/ct. avviene in base alla valutazione dei seguenti parametri principali:
- bisogno di sicurezza/contenimento;
- grado di autonomia e di socializzazione;
- possibilità di seguire il programma e le attività quotidiane del gruppo assegnato; - ----- -possibilità di identificazione/appartenenza al gruppo;
- problematiche cliniche;
- richiesta specifica del Servizio Inviante.